Credo sia giusto dare spazio ai cosiddetti “anonimi musicali”,
coloro che, per ragioni di facile ascolto, di chiusura spirituale e di ingiusto
pregiudizio, vengono spesso rilegati ad un pubblico di nicchia. Questo è il
caso della band nipponica – o per meglio
dire, del complesso – dei Sanhora, conosciuti come Sound Horizon.
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Revo |
Sound Horizon: il nipponico utile dulci miscere
Non bisogna lasciarsi ingannare dal piglio giocoso e dalla
grafica d’animazione. I Sound Horizon esprimono il puro concetto di
universalità; la loro esperienza artistica evoca il ciliegio dell’est,
senza rinunciare al vento d'occidente, per dirla con Shelley. Revo, demiurgo di
questa poetica orchestra, è in grado di cucire sul nostro presente l’oraziano
utile dulci miscere e compie questo sforzo nel modo migliore: adattando, cioè,
il mito e la fiaba al concetto e all’esistenza.
Siamo nomadi – mulini a vento –che dondolano tra i ricordiQualsiasi orizzonte ci capiterà d’incontraredaremo vita ad una canzone.
Questo taglio appartiene al quinto album: Roman. E come ignorare
un certo richiamo agli antichi “roman”? Quei grandiosi cicli di storie e di
eroi che presero il via alla fine del XI secolo. Questo il nocciolo della
questione e della grandezza dei Sanhora. Dando vita al sogno, eludiamo i
confini della nazione; siamo beati nel sentimento e chiniamo la fronte al
pianto di una storia. Revo dovrebbe essere preso d’esempio non solo da
aspiranti musicisti, ma anche dai romanzieri; perché, si sa, ormai la creazione
viene ridotta all’osso, si produce una singolare individualità, il rapporto
(santo rapporto) tra autore e personaggio viene relegato ad un’utile
dimensione.
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5th Story Album; Roman |
Il vivere dell'inanimato
Nel Sound Horizon Kingdom, le corde vocali vibrano di luce;
una scintilla ora fiume, ora rubino e ora bosco. Questo lampo di vita ci tiene
fermi all’ascolto. Anche un passante, notando il muovere degli interpreti e la
precisione dei versi, sarebbe in grado di cogliere il battito. La struttura che
regge ogni concept album si traduce nel semplice fiore del mondo: l’amore. Ma
non esiste fuoco che s’accenda in solitudine. Sono le vene di Revo, che tremano nel vivificare un personaggio, a
creare tale uragano di sentire.
Da un lato, i suoi guerrieri paiono sezionati nel ventre, tanto profondo e umano il loro impulso; dall'altro lato, essi ci ricordano che la nostra mente vola gloriosa nell'impossibile, lo tocca e ne trae il dono supremo: la fantasia. Sono donne e fanciulli di terra e di aria.
Abolizione dei confini
Passiamo dal crudo Elisio al lauro di Francia; dal mito d’Omero
alle favole tedesche. Il padre e la morte mutano nei santi e negli eroi. Con il medesimo impeto, si fugge dal tono metal all'elegia; dalla ballata allo sfumare di un coro. Annullare i giudizi di patria è beato compito della Musica. Chiudo questa breve
trattazione con un messaggio quanto mai veritiero, una preghiera da recitare al
sonno:
Ciò di cui ho bisogno non è il rimpianto dei giorni passati- è un amore che protegga persino le illusioni.
Silvia Tortiglione
Testi:
Asa to Yuro no Roman; 5th story album Roman
Teshi no Chouzou; 5th story album Roman
Per le traduzioni si ringrazia:
Giucchin
Ho apprezzato tantissimo come hai esposto la loro poetica e il loro talento. Mentre leggevo sentivo una sensazione nello stomaco, forse farfalle. Inizieró ad ascoltarli e sicuramente me ne innamorerò. I miei più grandi complimenti. Una tua grande fan, anche su Miroir.
RispondiEliminaDiana Veneris
Grazie di cuore! Ti chiedo scusa per il ritardo. :( Sono lieta tu abbia gradito questo articolo e sono ancor più felice di ospitarti su Miror. Spero tu possa esplorare questa piccola dimensione musicale con il cuore e la fantasia che ci accomuna. Ancora grazie!
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