mercoledì 27 maggio 2015

Sound Horizon, quando la musica diventa poesia

Credo sia giusto dare spazio ai cosiddetti “anonimi musicali”, coloro che, per ragioni di facile ascolto, di chiusura spirituale e di ingiusto pregiudizio, vengono spesso rilegati ad un pubblico di nicchia. Questo è il caso della band  nipponica – o per meglio dire, del complesso – dei Sanhora, conosciuti come Sound Horizon.

Revo

Sound Horizon: il nipponico utile dulci miscere


Non bisogna lasciarsi ingannare dal piglio giocoso e dalla grafica d’animazione. I Sound Horizon esprimono il puro concetto di universalità; la loro esperienza artistica evoca il ciliegio dell’est, senza rinunciare al vento d'occidente, per dirla con Shelley. Revo, demiurgo di questa poetica orchestra, è in grado di cucire sul nostro presente l’oraziano utile dulci miscere e compie questo sforzo nel modo migliore: adattando, cioè, il mito e la fiaba al concetto e all’esistenza.

Siamo nomadi – mulini a vento –
che dondolano tra i ricordi
Qualsiasi orizzonte ci capiterà d’incontrare
daremo vita ad una canzone. 

Questo taglio appartiene al quinto album: Roman. E come ignorare un certo richiamo agli antichi “roman”? Quei grandiosi cicli di storie e di eroi che presero il via alla fine del XI secolo. Questo il nocciolo della questione e della grandezza dei Sanhora. Dando vita al sogno, eludiamo i confini della nazione; siamo beati nel sentimento e chiniamo la fronte al pianto di una storia. Revo dovrebbe essere preso d’esempio non solo da aspiranti musicisti, ma anche dai romanzieri; perché, si sa, ormai la creazione viene ridotta all’osso, si produce una singolare individualità, il rapporto (santo rapporto) tra autore e personaggio viene relegato ad un’utile dimensione.

5th Story Album; Roman

Il vivere dell'inanimato


Nel Sound Horizon Kingdom, le corde vocali vibrano di luce; una scintilla ora fiume, ora rubino e ora bosco. Questo lampo di vita ci tiene fermi all’ascolto. Anche un passante, notando il muovere degli interpreti e la precisione dei versi, sarebbe in grado di cogliere il battito. La struttura che regge ogni concept album si traduce nel semplice fiore del mondo: l’amore. Ma non esiste fuoco che s’accenda in solitudine. Sono le vene di Revo, che tremano nel vivificare un personaggio, a creare tale uragano di sentire. 


Da un lato, i suoi guerrieri paiono sezionati nel ventre, tanto profondo e umano il loro impulso; dall'altro lato, essi ci ricordano che la nostra mente vola gloriosa nell'impossibile, lo tocca e ne trae il dono supremo: la fantasia. Sono donne e fanciulli di terra e di aria. 


Abolizione dei confini


Passiamo dal crudo Elisio al lauro di Francia; dal mito d’Omero alle favole tedesche. Il padre e la morte mutano nei santi e negli eroi. Con il medesimo impeto, si fugge dal tono metal all'elegia; dalla ballata allo sfumare di un coro. Annullare i giudizi di patria è beato compito della Musica. Chiudo questa breve trattazione con un messaggio quanto mai veritiero, una preghiera da recitare al sonno:

Ciò di cui ho bisogno non è il rimpianto dei giorni passati
-  è un amore che protegga persino le illusioni. 



Silvia Tortiglione

Testi: 
Asa to Yuro no Roman; 5th story album Roman
Teshi no Chouzou; 5th story album Roman

Per le traduzioni si ringrazia: 

Giucchin

2 commenti:

  1. Ho apprezzato tantissimo come hai esposto la loro poetica e il loro talento. Mentre leggevo sentivo una sensazione nello stomaco, forse farfalle. Inizieró ad ascoltarli e sicuramente me ne innamorerò. I miei più grandi complimenti. Una tua grande fan, anche su Miroir.
    Diana Veneris

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    1. Grazie di cuore! Ti chiedo scusa per il ritardo. :( Sono lieta tu abbia gradito questo articolo e sono ancor più felice di ospitarti su Miror. Spero tu possa esplorare questa piccola dimensione musicale con il cuore e la fantasia che ci accomuna. Ancora grazie!

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